Storia della Parrocchia
Nel museo di Kabul restaurato, è apparso il seguente slogan: “Un paese vive, se vive la cultura”
Quasi un millennio prima che Pio IX (1846-1848) proclamasse nel 1854 il dogma dell’Immacolata Concezione, nel paese di Longone Sabino già si venerava con questo titolo la Madre di Dio Immacolata.
Regnando Pio VI (1775-1799) la terra di Longone Sabino, oltre la chiesa parrocchiale dell’Immacolata era divisa in 7 villlae con 7 sacerodti titolari di ognuna delle rispettive chiesette. I nomi delle sette chiese rurali o villulae erano: S. Giorgio ai Trampani, S. Maria Inola al Turano, S. Pietro dei Mori, S. Maria Paravente alle are di Stipes, S. Angeloi in Pasciano, Santi Cosma e Damiano, Santa Maria delle Grazie (Casa di Persio) e intorno al 1252 in località S. Franccesco fu edificato il Conventino Francescano dedicato a S. Antonio di Padova.
Oggi le chiese aperte al culto a Longone Sabino sono 4 – Immacolata Concezione al centro del Paese, Sant’Anna sulla provinciale per Roccasinibalda, S. Francesco in località del Conventino, e il Santuario dei Protettori Santi Cosma e Damiano dove dal 1885 è stato trasferito il cimitero.
Chiesa Parrocchiale Immacolata Concezione
La chiesa dell’Immacolata Concezione divenne parrocchia dopo il sinodo Farfense del 1685 a posto di quella dei Santi Cosma e Damiano. Si trova al centro del Paese. Presenta una pianta a croce latina irregolare sulla sinitra di chi guarda. Il presbiterio con l’altare sobrio e lineare, si trova su un piano rialzato da tre gradini rispetto all’unica navata, mentre la linea del transetto lo separa dall’abside di recente affrescata con l’episodio dell’Annunziazione.
Al di sotto, come pa,la d’altare, troneggia incastonata in una cornice murale color oro, una tela raffigurnte l’Immacolata che schiaccia la testa del serpente. Rispettivamente, a destra e a sinistra dell’osservatore della tela, ma sul transetto, ci sono le statue di S. Anna con Maria Bambina e del Sacro Cuore. Nella nicchia sopra all’altare sulla sinistra son conservate le statue di Santi Cosma e Damiano e a quello a destra la statua dell’Immacolata Concezione.
Nel 1991 si è provveduto allo smontaggio completo dell’attuale struttura portante della copertura perché pericolante e nella ricostruzione sempre a capriate di legno, predisposte e lavorate a vista. Nel 2009 si è provveduto a restaurare e consolidare l’antico coro in legno pregiato.
Di particolare valore sono le stazioniu della Via Crucis intagaliate nel legno dal Prof. Giovanni Rampazzi negli anni ottanta.
Si erge sopra dei tetti del paese la torre campanaria con l’orologio pubblico e le due campane che da secoli accompagnavano con il loro suono melodioso, il trascorrere del tempo nella silenziosa comunità Longonese.